Vita anteriore

La Vita Anteriore 0B2J2401
La mia squadra Maserati del 2011 al completo. Siamo davanti al palazzo comunale di Trieste, illuminato per noi nei tre colori della nostra bandiera.

Se la mia vita di scrittore incomincia nell’autunno del 2000, la mia vita anteriore inizia il 27 agosto del 1991, il mio primo giorno in Peugeot Italia.

1991 – 1993, PEUGEOT ITALIA In realtà il mio primo giorno di lavoro era stato il 26, il giorno in cui Automobiles Peugeot presentava in contemporanea europea, via collegamento TV da Parigi, la allora nuovissima 106. In una delle grandi sale conferenze di un hotel di Milano presi per la prima volta contatto con un mondo – quello dell’automobile – che sarebbe stato il mio mondo per il quarto di secolo successivo. Ero stato scelto da William Dozza, che all’epoca era il direttore dell’Informazione della filiale italiana della Casa francese. Dozza – che preferiva essere chiamato per cognome anche se tutti nella nostra direzione gli davamo del tu – era quello che all’epoca si diceva un autentico “mostro sacro” delle pubbliche relazioni. Era amato da noi e rispettato dai giornalisti. Per me fu un maestro. Grazie a un enorme colpo di fortuna – avevo risposto a un annuncio pubblicato sul Corriere della Sera nel luglio di quell’anno – ero entrato dalla porta principale in un mondo che adoravo ma che, da fuori, mi sembrava così distante.

1993 – 1996, TOYOTA MOTOR ITALIA In Peugeot mi trovavo benissimo. Già pensavo che non me ne sarei mai andato, quando alla mia porta bussò un cacciatore di teste. Mi prospettarono la possibilità di assumere la direzione delle Pubbliche Relazioni della Toyota in Italia. La Casa giapponese all’epoca era virtualmente sconosciuta in Italia. Fino ad allora si era affidata a un importatore, ma da settembre sarebbe subentrata in forma diretta. Cercavano giovani di belle speranze e io potevo essere uno di loro. Accettai di parlare con il cacciatore prima e con l’azienda poi più che altro per capire quale potesse essere il mio valore economico sul mercato. Avevo meno anni di esperienza di quanti ne volessero ed ero più giovane del profilo del candidato che avevano in mente. Ma scelsero me. Nulla mi leva dalla testa che venni scelto perché, con ogni probabilità, fui l’unico a non discutere sullo stipendio. Ma lo stipendio era buono e, soprattutto, a 29 anni mi venne per la prima volta affidata la direzione di un ente e la guida di un gruppo di persone. Il mio staff era giovane quanto me. Furono anni molto belli mentre, insieme all’azienda, crescevamo anche noi.

1996 – 2001, PIRELLI La chiamata della Pirelli significò il ritorno a Milano dopo i tre anni romani alla Toyota. In Pirelli mi occupai di tutto tranne che di pneumatici. Lavorai con il settore Cavi e sistemi e con quello del Real estate, naturalmente sempre a livello di ufficio stampa/pubbliche relazioni. E mi occupai di comunicazione Corporate. Ma il ricordo più bello è legato ai due anni in cui mi occupai della comunicazione sportiva, seguendo la squadra corse della Pirelli nelle trasferte del Campionato del mondo Rally WRC e in alcune prestigiose corse di durata in pista come le 24 Ore di Daytona e di Le Mans.

Libri pubblicati in questo periodo: La rossa e le altre, 2000.

Aprile 2004. Per festeggiare i 50 anni di presenza Ferrari negli Stati Uniti, la città di New York fece illuminare per una sera di rosso l'Empire State Building. Delle cose che ho realizzato in 25 anni di carriera, è quella che mi suscita ancora oggi le maggiori emozioni.
Aprile 2004. Per festeggiare i 50 anni di presenza Ferrari negli Stati Uniti, la città di New York fece illuminare per una sera di rosso l’Empire State Building. Delle cose che ho realizzato in 25 anni di carriera, è quella che mi suscita ancora oggi le maggiori emozioni.

2001 – 2005, FERRARI Iniziai il 2 luglio del 2001 e, ancora oggi, il 2 luglio di ogni anno per me non è un giorno come gli altri. Come ogni ragazzo italiano, sognavo da sempre di lavorare per la Ferrari. Il sogno divenne realtà grazie ad Antonio Ghini, il mio secondo maestro, all’epoca il mega-direttore della Comunicazione della Casa del Cavallino. Dopo tre settimane di apprendistato a Maranello, varcai l’oceano per assumere il mio incarico, che era quello di responsabile della comunicazione per la Ferrari e per la Maserati negli Stati Uniti. All’epoca la Maserati era di proprietà della Ferrari e da Maranello si stava orchestrando il ritorno della Casa del Tridente sul mercato americano. Nonostante difficoltà estranee al mondo dell’auto – il debutto della vettura con la quale la Maserati si apprestava a fare ritorno negli USA andò in scena l’11 settembre 2001, qualche ora prima dell’attacco alle torri gemelle del World Trade Center – riuscimmo a posizionare degnamente la Maserati agli occhi dell’opinione pubblica americana. Ma il ricordo più bello dei quattro anni americani è senza dubbio il tributo della città di New York in occasione dei 50 anni di presenza della Ferrari negli Stati Uniti quando, per una sera d’aprile, l’Empire State Building di New York si accese di rosso in onore della Casa del Cavallino.

Libri pubblicati in questo periodo: La rossa dei record, 2002; Una leggenda che continua, 2003; Il tedesco volante e la leggenda Ferrari, 2004.

2005 – 2015, MASERATI La separazione tra Ferrari e Maserati della primavera del 2005 significò che tutti coloro che avevano precedentemente lavorato per entrambi i marchi avrebbero lavorato per uno solo di essi. Per me la scelta significò Ferrari negli Stati Uniti. Ma quando si aprì la posizione di responsabile della comunicazione Maserati per tutto il mondo – ahimè – la scelta cadde su di me. Dico ahimè non per sembrare ingrato perché naturalmente la cosa fu più che auspicabile dal punto di vista della carriera. Il problema era che avevo la Ferrari nel sangue, in America ci stavo più che bene e qualche anno ancora ci sarei restato volentieri. Ma nonostante le riserve iniziali, mi trovai tra i protagonisti di una splendida avventura, quella del ritorno della Maserati a scenari di prima grandezza. Avventura culminata nelle celebrazioni del Centenario della Maserati, il 1° dicembre 2014 a Bologna.

Libri pubblicati in questo periodo: La Scuderia, 2009; The Ferrari Phenomenon, 2010; Ferrari, 2010; Maserati, 2011; Maserati: Un secolo di storia, 2013.

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